POZZOMAGGIORE – Siamo nel pieno delle festività natalizie e ripensando al periodo d’avvento, tempo di preparazione al Natale con la conversione e il cambiamento del nostro vivere quotidiano, che si traduce in gesti che riguardano le relazioni con gli altri, non posso non pensare che questo è un Natale speciale.
Sì, penso che la nostra comunità, quasi inconsapevolmente, ha festeggiato un Natale particolare di condivisione.
L’iniziativa della settimana della carità, proposta dal 30 novembre al 6 dicembre 2003 dall’Azione Cattolica Italiana, non è stata solo un momento di riflessione sul tema “Ognuno è qualcuno. Scelte di giustizia, stili di fraternità”, ma un prendere coscienza che ogni nostro gesto incide sulle sorti dell’umanità e sulla realizzazione di un mondo più giusto e fraterno. L’azione concreta che ci ha visto impegnati per condividere un po’ del nostro benessere, del nostro cibo quotidiano certo, con chi non ha niente da mangiare ogni giorno, ci ha portato a vivere questo Natale all’insegna della Condivisione. Il piccolo progetto di raccolta di cibo in scatola a lunga scadenza da inviare, tramite i missionari di Villaregia (Quartu Sant’Elena), ai fratelli più poveri delle missioni sudamericane non pensavamo potesse coinvolgere la nostra comunità in maniera così eclatante.
L’impegno dell’Azione cattolica (ACR, giovanissimi, giovani e adulti) ha reso possibile tutto ciò partendo dalla campagna di sensibilizzazione nelle celebrazioni e tramite gli adulti di Ac, i giovanissimi e i giovani che hanno “volantinato” tutto il paese, dalla buona volontà e pazienza degli animatori e bambini dell’Acr che hanno decorato oltre 1000 bigliettini di ringraziamento per l’adesione alla proposta caritativa per finire con la raccolta di Domenica 7 dicembre con la quale acierrini, giovani e giovanissimi hanno ripercorso le vie del paese bussando di casa in casa, lasciando un bigliettino di ringraziamento e ritirando il cibo offerto.
Nelle diverse zone del paese le auto navetta dell’AC hanno trasportato il cibo raccolto alla “base operativa” di Santa Croce, dove con tanta pazienza gli adulti si sono prodigati nello smistamento dei cibi e nel loro inscatolamento.
La giornata è stata non solo un momento di grande generosità, vista le grandi quantità di cibo raccolte, ma anche un momento di unione e collaborazione di tutti gli associati. E’ stato emozionante vedere giovani, giovanissimi, ragazzi e adulti collaborare fianco a fianco, ridere, scherzare e faticare insieme. A volte sembravano caotici, specialmente a fine giornata, quando tra scatole di cartone, scatolette, scotch da pacchi, ragazzi, giovani, ed adulti si contendevano un intero salone parrocchiale. Ma anche questo faceva parte del grande momento di gioia di un’associazione che spesso non sa trovare spazi per proposte unitarie e che questa volta ha visto i soci carichi di entusiasmo e felicità per aver condiviso assieme questa esperienza. Un doveroso grazie va alla comunità che ha accolto la proposta di questo Natale speciale e a tutti coloro che hanno collaborato, in particolare a tutti i soci ACI che, sull’invito del Papa “Duc in Altum”, hanno volato alto pensando ad una iniziativa che ha riunito e rianimato una piccola associazione, fiera e orgogliosa della sua scelta.
Tony Calaresu