La Delegazione Regionale sarda dell’Azione Cattolica Italiana, unitamente al Movimento Studenti della nostra diocesi, interviene nel merito delle affermazioni riportate in un articolo pubblicato su La Nuova Sardegna, chiarendo il punto di vista dell’Associazione sul dibattuto tema della Scuola.
Comunicato stampa
La Delegazione Regionale sarda dell’Azione Cattolica Italiana, in merito all’articolo pubblicato su “La Nuova Sardegna” il giorno 25 ottobre 2008, pag. 9 a firma di Valentina Della Seta, in cui si afferma che «(…) Azione Cattolica. Voci non esattamente in linea con la grande protesta trasversale di questo autunno. Alle domande dei giornalisti dichiarano che sosterranno il decreto e lanciano pesanti accuse agli studenti che si stanno mobilitando in tutto il paese: “Sono stipendiati della CGIL, sono solo burattini manovrati dall’opposizione”» così come nella scheda a margine in cui si afferma che «(…)AC, Azione Cattolica. Questi ultimi non prendono parte al movimento studentesco, ma si schierano apertamente a favore della legge 133.», ci tiene a precisare che quanto affermato non corrisponde al vero e che nessuno dei nostri rappresentanti associativi può aver rilasciato una tale dichiarazione che si discosta palesemente dalla riflessione in atto all’interno dell’Associazione e dal contenuto dell’ultimo comunicato stampa della Presidenza Nazionale di Azione Cattolica (http://www.azionecattolica.it/aci/CS/2008/690).
Il Movimento Studenti di AC, parte integrante dell’Azione Cattolica Italiana, infatti, non condivide gran parte della riforma Gelmini (D.l. 137) e nemmeno la decisione di tagliare fondi alle scuole, come previsto dal D.l. 133, art. 64. Ciò si può comprendere anche leggendo i testi dei pareri formulati in occasione delle numerose audizioni avute, dall’inizio di settembre, presso le Commissioni Cultura e Scuola della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.
Il Movimento Studenti di Azione Cattolica, infatti, ha espresso forti dubbi in merito alla scelta di decretazione d’urgenza, alla razionalizzazione dei plessi scolastici, alla reintroduzione dell’efficacia del voto di condotta senza un serio confronto presso il tavolo del Forum delle Associazioni studentesche con il Ministro cancellando così un articolo dello Statuto delle studentesse e degli Studenti (DPR 249) frutto di un lungo lavoro di mediazione negli anni passati.
Riteniamo inoltre che la scelta di convocare le Associazioni studentesche quando ormai non è più possibile modificare nulla, non sia di certo la scelta migliore per improntare un dialogo costruttivo. Su un bene così prezioso per la società, quale la scuola, è necessario cercare tutte le strade democratiche per arrivare a conclusioni condivise, evitando il ricorso a strumenti legislativi che mortificano il dibattito pubblico.
Come Associazione non critichiamo la scelta di molti studenti di scendere in piazza per protestare contro la Riforma Gelmini, come lascia intendere l’articolo di cui all’oggetto, poiché riteniamo che questo sia comunque una libera espressione di dissenso, anche se invitiamo i nostri studenti ad individuare modalità di confronto che contribuiscano alla maturazione di una coscienza critica ed autonoma: tutti siamo chiamati a responsabilizzarci sul valore di un dissenso che sia costruttivo per l’esercizio della democrazia.
Chiediamo pertanto che venga rettificato dalla vostra testata il contenuto di quanto pubblicato.
Sicuri di un vostro tempestivo riscontro, porgiamo cordiali saluti.
Tonino Satta, Delegato Regionale di Azione Cattolica
Raimondo Cacciotto, Incaricato Regionale Settore Giovani di AC
Laura Spanu e Alberto Cosseddu, Segretari Movimento Studenti di Azione Cattolica Diocesi di Alghero~Bosa
Sassari, 29 Ottobre 2008
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