Con una attenta descrizione sull’attuale situazione associativa dell’Italia, il Presidente Nazionale così si rivolge ai consigli diocesani della Sardegna.
“Al termine del lungo viaggio fatto dalla presidenza nazionale, all’interno delle realtà associative regionali, è possibile stilare un quadro complessivo della presenza dell’AC in Italia. Ci sono regioni, tra le quali la Sardegna, che presentano una percentuale di perdita di aderenti del 3%, ma in continua diminuzione, altre, specialmente nel settentrione, alle quali è legata una forte decrescita associativa e poche per le quali invece si segnala una netta ripresa. Nell’insieme si denota un’associazione viva, sulla quale la Chiesa punta e crede fortemente. In Sardegna è emerso attraverso le precise descrizioni delle presidenze diocesane, che è necessario prestare una maggiore attenzione ai giovani, non soffermandosi soltanto alla creazione di animatori ed educatori. L’Azione Cattolica non è una protesi organizzativa e deve vivere il Vangelo nelle relazioni all’interno della società, uscendo fuori dai luoghi protetti. Nell’associazione non si esercita l’io della testimonianza, ma il noi, stesso discorso vale per l’annuncio della speranza viva e certa. Nel futuro dell’AC è basilare la creazione del laboratorio di formazione e dell’area di sperimentazione missionaria. Nascerà a breve il ramo associativo relativo a “Famiglia e Vita” e un nuovo giornale mensile sostitutivo a Nuova Responsabilità e Segno nel mondo. Fondamentale nei prossimi anni sarà la condivisione e la comunione tra le diverse realtà, solo in questo modo potrete aiutarci ad aiutarvi”.