L’Ac esprime la sua solidarietà a mons. Giancarlo Bregantini e agli operatori della cooperativa “Valle del Bonamico” dopo la vile intimidazione.
«Voi distruggete ma noi entro Pasqua ricostruiamo»: è questo il messaggio che la Conferenza episcopale calabra (Cec), attraverso la Commissione per la pastorale sociale e il lavoro-giustizia e pace, lancia agli autori dell’attentato che ha distrutto diecimila piantine di lamponi nella serra chiamata “Frutti del sole” nella Locride, gestita dalla cooperativa “Valle del Bonamico”, aderente al Progetto Policoro.
È a questo messaggio che l’Azione Cattolica Italiana si richiama nel condannare un atto criminale che ha provocato un danno di almeno 150mila euro; ma, fatto ancor più grave, che ha cercato di fermare chi si batte per dare ai giovani un’alternativa seria ed efficace alla pratica malavitosa. Anche attraverso le cooperative agricole, tanto che le autorità hanno affidato a queste realtà terre confiscate ai mafiosi. Non è la prima volta che si verificano atti di intimidazione nei confronti di monsignor Giancarlo Bregantini e delle realtà che ha sostenuto in questi anni.
Come Azione Cattolica Italiana esprimiamo tutta la nostra solidarietà al vescovo e alle persone che lavoravano nella cooperativa “Valle del Bonamico”, così come ci sentiamo vicini alle popolazioni di questa regione impegnate a dire concretamente che è possibile uno sviluppo diverso, solidale; che è possibile il riscatto di questa terra segnata da troppi anni di violenze.
«Se la ‘ndrangheta, questa volta, ha colpito questo tipo di realtà», scrive in un documento la Delegazione regionale dell’Ac della Calabria, «vuol dire che oltre all’opera della magistratura e delle forze dell’ordine, sta avendo efficacia l’opera educativa e formativa di altre realtà come la Chiesa, i gruppi giovanili, le associazioni culturali, i movimenti» E ancora: «Il recente episodio criminale non è espressione dell’aumentato potere della criminalità organizzata, ma segno di debolezza e bisogno di riprendere il dominio di un territorio che ha scelto, invece, di andare nella direzione della legalità».
Come Azione Cattolica Italiana vogliamo dire ancora una volta che lo sviluppo del Meridione è uno degli elementi cardine dello sviluppo dell’intera nazione italiana, e il Sud ha bisogno di chiarezza, di legalità, di sicurezza senza la quale diventa difficile o quasi impossibile inventare nuovi investimenti o attirare nuovi interessi per lo sviluppo economico di quella terra.
Ufficio Stampa della Presidenza Nazionale
Roma, 29 marzo 2006