È un felice ritorno quello di mons. Sigalini in Azione Cattolica: dal 2001 al 2005, infatti, era già stato vice assistente ecclesiastico centrale. Ecco le sue prime parole, insieme al benvenuto del Presidente nazionale, Luigi Alici.
Mons. Domenico Sigalini è il nuovo assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica Italiana. L’annuncio è stato dato sabato 3 novembre dal segretario generale della Conferenza episcopale italiana, mons. Giuseppe Betori intervenuto durante il Convegno “Generazioni in dialogo” organizzato dall’Area Famiglia e Vita della Presidenza Nazionale alla Domus Mariae.
Il messaggio di benvenuto del presidente, Luigi Alici:
La Presidenza nazionale e l’intera associazione accoglie con gioia la nomina di S.E. Mons. Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina, ad Assistente Ecclesiastico Generale dell’Azione Cattolica Italiana, manifestando gratitudine nei confronti della Conferenza Episcopale, della Segreteria di Stato e di Sua Santità Benedetto XVI. La scelta di chiamare un Vescovo a svolgere questo ministero conferma il legame speciale tra l’Azione Cattolica e la Chiesa, e rappresenta un riconoscimento della natura eminentemente ecclesiale dell’Associazione, che è per noi motivo ulteriore di impegno e corresponsabilità.
In questo momento il nostro più cordiale benvenuto a mons. Domenico Sigalini si associa ad un pensiero riconoscente nei confronti di Mons. Francesco Lambiasi, per il servizio svolto in questi anni. La sensibilità pastorale, la generosità propositiva, la capacità di coinvolgimento, la conoscenza delle comunità ecclesiali italiane, oltre all’esperienza maturata da Mons. Sigalini in Azione Cattolica, prima come Assistente diocesano (1980-1991), poi come come Vice Assistente Ecclesiastico Generale (2001-2005), accompagneranno in modo certamente fruttuoso la vita spirituale dell’Associazione, che si avvia a celebrare la XIII Assemblea in concomitanza con la memoria del CXL anniversario della fondazione, in un momento particolarmente importante nel cammino della Chiesa italiana e nella vita del Paese.
Le parole di mons. Sigalini alla “sua” diocesi, Palestrina, e all’Ac:
“Carissimi prenestini e carissima Azione Cattolica, i sentimenti che provo in questi giorni sono di gratitudine a Dio per la bontà che mi manifesta nel circondarmi di affetto, di stima e di attesa. Ho accettato, circa tre anni fa con entusiasmo di fare il vescovo a Palestrina; ne sento la grande responsabilità, sia per l’affetto e la generosa collaborazione della gente e dei presbiteri, sia perché è l’ultima diocesi italiana che papa Giovanni Paolo II ha affidato a un vescovo, ponendo la sua firma per me sotto il disegno grande di Dio di provvedere alla sua Chiesa. Ora papa Benedetto mi invia contemporaneamente a un altro incarico e mi assegna come Assistente generale all’Azione Cattolica Italiana che ho sempre servito da presbitero, nelle sue varie articolazioni. So che l’impegno è gravoso, perché la diocesi è una famiglia che esige dedizione senza se e senza ma e l’AC nello stesso tempo aspetta dall’Assistente generale guida alla santità della vita e al servizio generoso alla chiesa e alla società italiana.
Mi permetto di riportare alcune frasi di un verbale, che ho conosciuto solo un mese fa, di una umile associazione di provincia degli anni ‘40. Il paesetto era di 2000 abitanti, Dello, nella diocesi e provincia di Brescia, dove sono nato, fatto cristiano e ordinato presbitero. Dice il verbale del 22 gennaio 1943: Svolgimento a sorpresa di questa adunanza poiché invece di seguire l’ordine normale: appello, lettura dei verbali, alcuni dei quali arretrati, stavolta si entrò improvvisamente in un argomento che diede luogo a una discussione imprevista… E’ avvenuto che… (un socio) uscisse con una domanda: ma perché Dio permette che le persone o le famiglie che a noi risultano più buone abbiano a dover subire maggiori disgrazie? Il verbale della riunione della settimana dopo riporta oltre alla distinta di una raccolta tra i soci per i funerali anche la commemorazione di quell’uomo buono che era mio papà Agostino, che lasciava quattro bambini di cui io ero l’ultimo con sei mesi di vita. L’adunanza poi continuava con l’ascolto di un altro paragrafo del messaggio natalizio di papa Pacelli Anche per questo nel mio stemma episcopale c’è la croce raggiata dell’AC. La mia fede passa da lì.
Sono contento di offrire il mio servizio a una Azione Cattolica che ha da sempre deciso di percorrere vie di santità laicale e di “collaborare con la gerarchia”, mantenendo un linguaggio un po’ datato che può ben essere tradotto con “corresponsabilità con i pastori”. Mi spenderò perché questa vocazione laicale sia sempre generosa, limpida e esemplare.
Continuare a fare il vescovo di Palestrina mi permetterà di stare radicato in una comunità territoriale, di continuare a servire il popolo prenestino, come fanno tanti assistenti delle nostre associazioni diocesane per le loro parrocchie e come tanti laici che servono l’AC nell’impegno della loro professione laicale. E che Dio non mi faccia mancare mai la sua grazia”
Cenni biografici:
Mons. Domenico Sigalini è nato a Dello, provincia e diocesi di Brescia, il 7 giugno 1942.
Ha compiuto gli studi liceali e teologici nel Seminario di Brescia. Ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 23 aprile 1966. Appartiene al clero secolare della diocesi di Brescia.
Nel 1971 si è laureato in Matematica all’Università degli Studi di Milano, disciplina che ha insegnato presso il Seminario di Brescia dal 1967 al 1991.
È autore di diverse pubblicazioni, soprattutto articoli su riviste pastorali: Orientamenti Pastorali, Settimana, Note di Pastorale Giovanile, nei periodici dell’Azione Cattolica, e altre riviste. Dal 1966 al 1969, è stato Vicario Cooperatore festivo a Frontignano e Bargnano (Brescia) ed ha ricoperto anche l’incarico di Vice-Rettore del Seminario di Brescia. Continuando ad insegnare, ha assunto l’ufficio di Vice-Assistente diocesano di Azione Cattolica Italiana, dal 1974 al 1980, divenendovi in seguito Assistente dal 1980 al 1991.
Nel 1991, Mons. Sigalini è stato chiamato a Roma come Responsabile del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile della CEI, incarico che ha mantenuto fino al 2001, quando è stato nominato Vice-Assistente Ecclesiastico Generale dell’Azione Cattolica Italiana; dal 2005 è vescovo della diocesi suburbicaria di Palestrina.