Ecco in breve un piccolo resoconto degli incaricati regionali del settore Giovani, Matteo e Claudio, per riassumere i tre giorni del Campo Regionale, tenutosi negli spazi dell’oasi Regina Apostolorum di Bau Mela, vicino a Villanova Strisaili, dal 20 al 22 Gennaio.

Grazie.

E’ questa la prima parola che mi viene in mente pensando al fine settimana appena trascorso a Bau Mela insieme a tanti di voi.
E’ un grazie che va innanzitutto al Signore per averci donato questo momento, è un grazie che va poi a tutti coloro che lo hanno arricchito con la propria presenza ma è un grazie che va anche a chi non ha potuto partecipare ma ci è stato vicino ugualmente almeno con il pensiero e con la preghiera (vero diocesi assenti?!?!).

Ma lasciamo ora la parola al nostro inviato speciale…

Ecco in breve un piccolo resoconto per riassumere i tre giorni e rendere partecipe anche chi non c’era, potete tranquillamente stamparlo e diffonderlo a chi non possiede l’e-mail nella vostra équipe.

Dividiamo per punti.

1. Abbiamo lavorato su di un questionario, che richiede un’analisi attenta che continua nelle diocesi anche per chi ha iniziato il confronto nei giorni scorsi. E’ questo uno strumento utile a tutti i livelli; in primo luogo per le stesse équipe diocesane, per conoscere meglio la propria realtà, in secondo luogo per il collegamento regionale, in modo da avere una maggiore conoscenza delle singole diocesi e di tutto il contesto regionale, e in terzo luogo, cosa molto importante, per il centro nazionale, ultimo destinatario, che, insieme agli incaricati regionali di tutta Italia, ha proposto tale lavoro per avere un’idea più precisa della realtà del Settore Giovani e per evitare di muoversi lungo direzioni che non trovano risposta nella base associativa.
Per questo ricordo sia ai partecipanti al campo, sia alle diocesi assenti, di cercare al più presto un momento di confronto con tutta la propria équipe, per rispondere a tale questionario e farcelo pervenire nel giro almeno di un mese. Potete rinviarcelo via mail oppure approfittare anche del Consiglio regionale che si terrà il 19 febbraio.

2. In una prima riflessione, don Giorgio Bezze, assistente nazionale, ci ha guidati in un momento formativo rivolto a tutti i membri delle équipe, attraverso tre parole care a Vittorio Bachelet: Servizio, Gioia e Fedeltà.
E’ stata una breve riflessione ma sulla quale ognuno di noi ha tanto da lavorare nella propria vita di tutti i giorni.

3. In una seconda riflessione, don Giorgio, ci ha guidati lungo il cammino che la Chiesa italiana sta compiendo verso il Convegno Ecclesiale di Verona. Il tema di fondo è quello che ormai conoscete tutti essendo alla base del nostro cammino di quest’anno associativo, ma l’attenzione rivolta ad esso non è mai abbastanza specie se vogliamo davvero essere portatori della Speranza che ci viene dal Risorto.
E proprio per questo, don Giorgio, ci ha lasciato (non capite male!!) con due inviti che non vorrebbero restare solo per l’aria ma che ognuno di noi ha il compito di meditare e condividere nei prossimi appuntamenti che ci daremo.
Uno riguarda la missionarietà che fa parte della nostra natura e che Giovanni Paolo II ci ha raccomandato a Loreto; è una missionarietà che potrebbe esprimersi anche pensando ad un progetto originale che nasca da una lettura attenta del territorio, cercando di capire se le attese specie dei Giovani siano tutte risposte o se c’è qualcosa che potrebbe essere risolto dall’AC, tramutando così la speranza in veri e propri progetti, in qualcosa che lasci il segno.
Il secondo invito riguarda una riflessione rivolta verso la Meta ultima del cristiano, l’incontro con Gesù alla fine dei nostri giorni, Speranza che da fonte diviene anche fine.

4. Altro importante percorso è stato quello di pensare e progettare insieme l’AC che vogliamo come collegamento regionale, per non rischiare di far diventare la dimensione regionale un peso inutile, ma renderlo davvero uno strumento utile per tutte le diocesi. Abbiamo cercato in un primo momento di capire innanzitutto quali sono le “emergenze” a cui rivolgere subito l’attenzione e in maniera abbastanza unanime, seppur con accenti diversi che arricchiranno comunque tutti, è emersa l’esigenza di avere uno spazio in cui si possa avere una formazione maggiormente specifica per chi in diocesi si occupa della formazione degli altri. E questa formazione sarà rivolta sia verso le tematiche specifiche che segnano l’anno associativo, sia verso la nostra figura di responsabili, consiglieri e membri delle équipe diocesane. Si è pensato per questo di darci due appuntamenti all’anno, uno all’inizio dell’anno associativo e uno circa a metà; nel primo curare la formazione in base alle tematiche, nel secondo indirizzarla verso le nostre peculiarità di responsabili.
Il tutto condito dal quel continuo tessere relazioni amicali, confronti e scambi, necessari per camminare e crescere insieme.
Altra “emergenza” evidenziata è stata quella dell’importanza della figura dell’assistente, la cui assenza non deve impedire il nostro cammino sia chiaro, ma la cui presenza è senz’altro fondamentale per il nostro cammino spirituale e formativo in genere. Molte diocesi sono “scoperte” e lo stesso collegamento regionale ne è privo. C’è stata quindi la proposta anche di preparare un documento da inviare a tutti i vescovi per ricordargli anche che l’importanza dell’AC non deve rimanere solo sulla carta dei loro documenti, ma esprimersi anche attraverso la loro vicinanza all’Associazione tramite gli assistenti diocesani e regionali.
Ancora si è discusso sul ruolo dell’Incaricato regionale, dato che Claudio diede la sua preziosissima disponibilità durante le elezione di ormai quasi un anno fa, per non lasciarmi da solo, sino a trovare un “sostituto”. Tra poco meno di un mese ci sarà il Consiglio regionale in cui si eleggerà anche l’incaricato dell’ACR, sarebbe l’occasione buona per “aggiornare” anche il nostro Settore. Meditate gente, meditate…

5. Ultimo, ma non per questo meno importante, tutto il “lavoro” del fine settimana è stato accompagnato da dei momenti di preghiera, di amicizia, di gioco, di prese in giro (specie ai sassaresi che hanno “leggermente” sbagliato strada), da dei buonissimi pasti, da canzoni intonate e stonate, da cipolle che giravano, da dichiarazioni d’amore, da mele e biscotti mangiati, da pentole scoperchiate, da visi assonnati, dal focolare che ci teneva sempre compagnia, dal clima insomma tipico della nostra grande Associazione.

Naturalmente questi punti non vogliono essere esaustivi di tutto ciò che è stato fatto, vogliono solo rendere una piccola idea e se qualcuno vuole aggiungere qualcosa ben venga… a proposito, si pensava di realizzare una mailing list in modo che con una semplice mail ognuno potesse raggiungere subito tutti quanti, appena riusciremo a realizzare qualcosa vi informeremo.

Ricordiamo alcune date importanti a livello regionale:
19 febbraio Consiglio Regionale (è per tutte le presidenze diocesane, ma è gradita anche la presenza degli altri consiglieri e membri d’équipe);
1-2 Aprile Consiglio Regionale con la Presidenza Nazionale (idem come sopra e a maggior ragione data la presenza della Presidenza Nazionale);
29-30 Settembre 1 Ottobre Prossimo fine settimana per équipe diocesane Giovani (abbiamo voluto insieme fissare la data nella speranza che non sia stato fissato nessun impegno dalle diocesi assenti. In caso abbiate già fissato qualche appuntamento fatecelo sapere entro una settimana da quando ricevete questa mail, se no diamo per “scontata” la vostra disponibilità ad esserci; sapendolo con così largo anticipo inoltre ci si può organizzare benissimo per tutte le cose).

Ancora solo un po’ di numeri…
I partecipanti sono stati in tutto quasi trenta, provenienti da sei diocesi diverse (sulle dieci presenti in regione); le cuoche che ci hanno coccolato con il cibo sono state tre (ricordiamole con affetto nelle nostre preghiere visto il servizio gratuito e faticoso che ci hanno regalato); gli assistenti che hanno partecipato sono stati due (il nazionale ed uno diocesano); uno è stato il vescovo che ha presieduto la S. Messa festiva e ci ha tenuto compagnia per il pranzo; centinaia sono i palloncini e le sculture gonfiate da Enrico e Davide; decine sono invece i polmoni scoppiati da chi tentava di imitarli; uno è l’articolo apparso su “L’Unione Sarda” che parla di noi (pagine della provincia Ogliastra di oggi martedì 24 gennaio 2006); tre sono le ore di sonno che qualche cantore ci ha permesso di fare l’ultima notte; una era infine la voce che squillava come se niente fosse anche al mattino…

Un abbraccio grande a tutti,
A presto
Matteo e Claudio

Campo Regionale Giovani: cronaca di un evento
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