ALGHERO – San Giuseppe, San Paolo e San Luca insieme nella “Festa della Pace” dell’ACR.
In un clima di gioia e di impegno, si è festeggiata, Domenica 25 Gennaio, la Festa della Pace dell’ACR, presso i locali delle suore Salesiane in località Monte Agnese. L’evento ha fatto riflettere più di 150 ragazzi, sul tema scottante della Pace, che sembra così lontana, ma se già nel nostro piccolo c’è un impegno perché essa ci accompagni nella vita, allora i tempi e le distanze si accorciano vistosamente. La giornata si è articolata con la Messa, che ogni gruppo ha svolto presso la rispettiva parrocchia, dove ogni singolo partecipante ha potuto assaporare la necessità, il desiderio e l’impegno dei più piccoli per la Pace, attraverso canti, offerte e preghiere particolari. Ci si è spostati poi a Mont’Agnese, dove i ragazzi dell’ACR suddivisi per archi di età, hanno ballato e cantato con inni e bans, riscaldando l’ambiente con la loro allegria e con i loro sorrisi. Subito dopo il pranzo, i responsabili di arco: Maria Piga per i 6/8, Federico Ielpo per i 9/11 e Giuseppe Manunta per i 12/14, hanno proposto le attività ai giovanissimi partecipanti, che consistevano nello sviluppare, attraverso la permanenza attiva in quattro stand presieduti da altrettanti educatori, tematiche importanti per il raggiungimento della Pace: l’Ascolto, il Silenzio, il Dialogo e la Parola. Si è così giunti alla conclusione che per concretizzare il nostro scopo pacifico, bisogna utilizzare la Parola e sviluppare un Dialogo, ma per far si che l’esito della discussione sia positiva, c’è bisogno dell’Ascolto reciproco e del Silenzio, perché è proprio nel Silenzio che Dio ci parla e ci educa alla Pace. Ci si è poi diretti verso la Chiesa dedicata a S.Chiara di Assisi, dove, in compagnia delle gentilissime suore di clausura, don Pierpaolo Calaresu ha celebrato la veglia per la Pace. Una veglia molto movimentata e partecipata, sia grazie alla bella omelia del parroco che, facendo riflettere i ragazzi sul tema della pace e proponendo qualche domanda diretta sul tema, ha mantenuto attivo quel clima di Festa che era il motore della giornata, sia grazie alla presenza dei genitori che si sono uniti nella preghiera per la pace durante tutta la celebrazione. Inoltre si sono avute due novità importanti con protagonisti sempre i ragazzi: la prima è stata una breve, ma significativa drammatizzazione intitolata “Iniezione di speranza”, dove le tre candele della pace, della fede e dell’amore progressivamente spente per la loro apparente inutilità, son state riaccese dalla candela della speranza; poi, da un mappamondo posto sopra l’altare, sul quale vegliava con le sue ali una colomba, si sono srotolati a raggiera per tutta la chiesa i 7 colori dell’arcobaleno, simbolo della Pace ritrovata tra Dio e l’uomo, e con un affascinante effetto multicolore si è simbolicamente portata la Pace tra tutti i popoli della terra. Si è conclusa così una giornata molto significativa, ricca di segni e di buoni propositi, vissuta a pieno dai più piccoli ai più grandi, nel desiderio comune che la Pace del Signore torni a trionfare nel cuore dell’uomo.
Giuseppe Manunta