ALGHERO – Si è svolto a Loreto, dal 1 al 5 settembre il Pellegrinaggio-Festa Nazionale dell’Azione Cattolica Italiana; dalla Diocesi siamo partiti in 270, tra cui 48 giovani, 26 acierrini e 42 adulti della nostra parrocchia.
Ognuno aveva nel suo zaino le proprie aspettative, i desideri, le paure, i dubbi di fede, ma il pellegrinaggio crediamo sia stato per tutti una grande occasione per fare un inusuale esperienza di incontro con noi stessi, con Dio e con gli altri.
A Loreto è venerata la casa di Nazareth, e il tema dell’incontro “SEI Tu la Dimora di Dio”, ci ricorda il mistero dell’amore di Dio, il cui progetto ha trovato accoglienza nel sì di Maria. “Andiamo a Loreto per accordarci sulla nota del si: sì alla vita vissuta nella fiducia. Il si è la nota di Maria; la nota della speranza e dell’amore.” ha sottolineato la Presidente Nazionale dell’AC, Paola Bignardi.
Siamo partiti per Loreto con la consapevolezza di fare un’esperienza particolare, non una parentesi della nostra vita, ma un momento vero di vita!
Non sono mancati i disagi, d’altronde quando i numeri in gioco sono così alti (eravamo circa 250 mila pellegrini) la macchina organizzativa non può essere perfetta, e nello zaino di un provetto pellegrino non può mancare una buona dose di spirito di adattamento! Così, con il sorriso sulle labbra e un pizzico di ironia, è stato facile superare le difficoltà incontrate e la fatica, che sono state archiviate non come un macigno insopportabile, ma come un qualcosa in più da raccontare e che, anzi, ha reso più significativo il nostro essere in pellegrinaggio. Ciascuno di noi è stato per l’altro una Dimora accogliente, disponibile e responsabile! Nella piana di Montorso, ad un certo punto, uno dei ragazzi più piccoli della nostra comitiva parrocchiale ci ha confidato: “non pensavo di trovarmi così bene! I ragazzi più grandi mi hanno accolto benissimo”. Queste parole le portiamo nel nostro cuore, perché testimoniano chiaramente l’unità, l’armonia e la gioia che regnava nel nostro gruppo, e ce le portiamo dietro come eredità preziosa da condividere in parrocchia e in diocesi anche con chi non era presente.
Loreto è stata occasione di diocesanità, per trovare o ritrovare in AC l’esperienza che rende più ricco il cammino, condividendolo con tanti altri giovani pellegrini della diocesi. È la vicinanza con l’altro che fa il clima della festa, è pregare, ballare ed emozionarsi insieme che fa sentire dentro quello che sta succedendo ed è questo che si ricorda. Si sono consolidati i rapporti tra chi già si conosceva e sono nate nuove amicizie.
Loreto è stata anche esperienza di unitarietà, caratteristica dell’AC! C’erano i ragazzi dell’ACR, i giovani e gli adulti, a condividere, ciascuno nella sua specificità, questa esperienza. Come una grande famiglia, riuniti intorno al Papa.
La celebrazione Eucaristica ha concluso il grande evento organizzato dall’Azione Cattolica, festa di missionarietà per tutti i laici (accanto ai soci dell’AC c’erano anche i rappresentanti di molte altre aggregazioni laicali). Una festa “macchiata” dal dolore per le vittime di Beslan e di tutte le guerre del mondo (ricordate al momento della preghiera dei fedeli e durante l’Evento Giovani), ma rischiarata dall’esempio coraggioso di Alberto Marvelli, Pina Suriano e Pedro Tarrés, che il Papa iscrive all’inizio della celebrazione nell’albo dei beati: due laici e un assistente di AC, modelli di santità per i 250mila presenti nella Piana di Montorso. Ci piace ricordare le parole che il Papa ha rivolto a tutti noi a conclusione dell’Angelus, lì, a Montorso:”Carissimi vi invito a rinnovare il vostro sì e vi affido tre consegne.
La prima è contemplazione: impegnatevi a camminare sulla strada della santità, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, unico Maestro e Salvatore di tutti.
La seconda consegna è comunione: cercate di promuovere la spiritualità dell’unità con i Pastori della Chiesa, con tutti i fratelli di fede e con le altre aggregazioni ecclesiali. Siate fermento di dialogo con tutti gli uomini di buona volontà.
La terza consegna è missione: portate da laici il fermento del Vangelo nelle case e nelle scuole, nei luoghi del lavoro e del tempo libero. Il Vangelo è parola di speranza e di salvezza per il mondo.
La dolce Madonna di Loreto vi ottenga la fedeltà alla vostra vocazione, la generosità nell’adempimento del dovere quotidiano, l’entusiasmo nel dedicarvi alla missione che la Chiesa vi affida!”. Un impegno, come ha sottolineato il nostro caro Vescovo durante la recente Assemblea diocesana, da vivere nella quotidianità: “Lo spirito del pellegrinaggio deve durare tutta la vita, anche con il condimento della penitenza. In tutta la vita dobbiamo dire un Sì grande e significativo. Occorre ripartire dalle origini: dal SI di Maria. Il pellegrinaggio ha avuto inizio e si è concluso ma ogni momento della vita deve essere un camminare insieme verso il Si della Madonna, quel si che ci orienta e ci accoglie. Nessuno potrà impedirci di testimoniare nel quotidiano la nostra fede. Se faremo questo saremo Santi. Siate disponibili al dialogo con tutti i membri della comunità. Le diversità diventano ricchezza se coniugate nella comunione”.
Loreto è stato un modo davvero “particolare” per iniziare il nuovo anno associativo con una carica e un entusiasmo che solo certe testimonianze e certe esperienze possono dare! Occasione per scoprire o ricordarci che non siamo mai soli nella vita, e che il cristiano è prima di tutto un testimone di gioia e di condivisione, per affrontare con fiducia tutte le difficoltà che incontriamo!!
Spetta ora a ciascuno di noi vivere a pieno questo mandato, trasformarlo in vita con il nostro semplice Sì, e portarlo nella società con la nostra originalità e sensibilità, da laici impegnati nel quotidiano, fermamente convinti, come ribadito dalla presidente diocesana, che “stare dentro la storia è il nostro compito. Vogliamo essere cristiani capaci di pronunciare parole controcorrente!”.
E ora… tutti alla GMG di Colonia 2005!
Daniela e Raimondo